«Chiunque soggiorni alle Gugliaie o allo Sperone riesce a percepire il passato, la sua continuitàcon il presente che va ben oltre l'aspetto pittoresco.
La villa è la fattoria e viceversa. Le case coloniche facevano parte di questo tessuto umanoe produttivo, di questa comunità agricola.Mi sono subito resa conto di una cosa importante. Le persone che vengono a soggiornare da noi,non sanno esattamente dove si trovano. Solo, in un secondo momento, capiscono che quisi continua come nei secoli scorsi a produrre dalla terra.
Per questo, dall'anno scorso, desidero che gli ospiti visitino regolarmente le cantine e partecipino a delle degustazioni.A chi desidera, possiamo trovare un cuoco che cucini in casa o preparare piccole colazioni e pranziin cantina e all'aperto. Chi sceglie le Corti lo fa anche per la sua centralità rispetto alle cittàd'arte toscane.Non organizziamo itinerari specifici, ma possiamo suggerire molte mete interessanti, compresala possibilità di un maneggio per delle passeggiate a cavallo».
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